cyril connolly fu critico letterario temuto e ammirato, nonche` animatore di una leggendaria rivista, "horizon". ma dietro il suo umore insofferente si celava uno scrittore clandestino, a cui connolly permise una sola sortita, sotto lo pseudonimo palinuro. scritto a londra durante la guerra, il romanzo e` una mappa della sensibilita` di un "egotista moderno" (v.s. pritchett); e` un autoritratto segreto, uno di quei testi dove si addensano i veleni dell`esperienza. cio` che attira irresistibilmente connolly verso la figura di palinuro, l`infelice nocchiero di enea i cui mani devono essere placati, e` "quel nocciolo di malinconia e di senso di colpa che dal di dentro ci distrugge". |