nick cave il menestrello. nick cave il malato d`amore. nick cave lo scontroso figlio di puttana a` la bukowski. nick cave il lirico cantore dell`interiorita`. e poi, ci sono mille altri nick cave che emergono dall`ascolto attento delle sue canzoni, e soprattutto dei suoi profondissimi testi. perche` l`australiano, che esordi` alla fine degli anni settanta e poi milito` in una band seminale come gli orgiastici birthday party, ha messo in fila, assieme ai suoi fidi bad seeds, canzone dopo canzone, dal 1984 in poi - ossia dall`epoca del suo esordio a 33 giri, from her to eternity, fino allo spettrale ed epico ghosteen, 2019 - un canzoniere che rivaleggia in potenza e bellezza con quello dei vari leonard cohen, johnny cash e bob dylan. scampoli di antico testamento. reminiscenze acute e dolorose della narrativa di faulkner. l`inossidabile e struggente dolorosita` delle murder ballads. l`eterna sfida fra il capitano achab e la balena bianca moby dick. nick cave e` il filtro attraverso cui mille stimoli, letterari, colti e incolti, si trasformano in canzoni, talvolta dall`afflato lirico, talvolta dallo humor contorto, talaltra violente e parossistiche fino al dolore fisico. |