il 12 aprile 1948 il times di londra pubblica la notizia del ritrovamento di alcuni antichi manoscritti nel deserto di giuda. per il mondo scientifico internazionale e per l`opinione pubblica non e` ancora evidente che si tratta della piu` sensazionale scoperta archeologica del novecento. nel decennio compreso tra il 1946 e il 1956, in undici grotte vicine all`insediamento di qumran vengono, infatti, ritrovati, piu` o meno integri, oltre 900 testi antichi, scritti in prevalenza in ebraico, ma anche in aramaico e greco, che costituiscono una delle piu` importanti collezioni dell`antichita`. raccontare la storia del loro ritrovamento e della loro pubblicazione significa addentrarsi in un mondo fatto di scoperte casuali, piu` o meno leggendarie, legate all`inseguimento di una capra allontanatasi da un gregge di beduini o alla ricerca di un nascondiglio per merce di contrabbando. le vicende di qumran sono singolarmente intrecciate con l`attivita` dei governi e dei servizi segreti dei paesi del medio oriente, con l`idea del tutto infondata di rallentamenti e boicottaggi dovuti al vaticano, con incontri notturni sotto i ponti di beirut e con la pubblicazione di libri di carattere scandalistico sul presunto contenuto scabroso dei manoscritti. |