la memoria nasce con la civilta`, e cosi` la sua conservazione. non a caso la storia narrata in questo libro parte da assurbanipal e arriva fino a oggi. l`atto del conservare non e` mai neutrale: gia` il re assiro faceva della sua biblioteca un segno e uno strumento di potere. ancora meno neutrale e` l`atto del distruggere: i roghi nazisti di libri ne sono l`esempio piu` tristemente celebre. ma c`e` un altro modo, meno plateale, per cancellare un patrimonio: non prendersene adeguata cura. gli episodi di diversa natura sono cresciuti, in frequenza e intensita`, nell`era moderna, e da quando il digitale ha squadernato le sue immense potenzialita`. risultando, al contrario, l`ennesima minaccia, e forse la piu` insidiosa. la trasmissione delle idee, la certezza del diritto, la ricostruzione della storia dipendono da biblioteche e archivi. ogni offesa, per intenzione o per incuria, a questi luoghi, mette in pericolo l`accesso ai fondamenti della nostra identita`. dal mitico incendio della biblioteca di alessandria allo scandalo windrush: ognuno degli episodi narrati in questo libro dimostra che per accertare la verita` bisogna conservarla e per far crescere il sapere bisogna diffonderlo, e che senza biblioteche e archivi in buona salute nessuna delle due cose e` possibile. secondo thomas jefferson . le biblioteche e gli archivi mantengono questa promessa e, se oggi questa fiamma continua a vivere, lo dobbiamo a chi li ha protetti. persone coraggiose, dotate di curiosita`, iniziativa, senso di responsabilita`, oppure disobbedienti: se max brod avesse rispettato le disposizioni testamentarie dell`amico franz kafka, non avremmo mai letto il processo. questo libro e` un ispirato manifesto in difesa dei luoghi che conservano la cultura, un omaggio agli uomini che hanno creduto, spesso a caro prezzo, nel |