dopo la morte della madre silvana, maria pace ottieri trova un pacco di lettere scritte in un italiano un po` sgrammaticato e firmate "carol". questa scoperta segna l`inizio di un viaggio appassionato attraverso il tempo, l`atlantico e quarant`anni di amicizia tra le due corrispondenti, che si erano conosciute a roma nei primi anni `60, quando carol, giovane poetessa, era una brillante borsista fulbright piena di umorismo e curiosita`, catapultata al centro di una vivace stagione intellettuale: conosce pasolini, la capria, elsa morante, moravia e silvana mauri, con cui nasce una complicita` immediata e profonda. per tutta la vita, carol le indirizzera` lunghe lettere che involontariamente compongono una biografia epistolare e si rivelano il romanzo che non ha mai scritto: un romanzo pieno di passione, che partendo dal fulgore della stagione romana, attraversa il mondo esaltante del greenwich village e percorre poi parabole dolorose, perdite e amori inquieti. "se e` vero che apprendi piu` da un failure che da un successo, io a questo punto dovrei essere omnisciente". |