questo libro intende esplorare il panorama artistico italiano ed europeo del secondo cinquecento traendo spunto dalle svariate testimonianze coeve, dovute ai letterati, agli scrittori d`arte e agli artisti che ebbero modo di elaborare una riflessione critica sui monumenti e sulle opere d`arte appartenenti tanto alla loro stessa epoca quanto al passato, all`antichita` classica come alla tradizione medievale. ne deriva una visione ben articolata della geografia artistica di un`europa vista negli anni della controriforma, al tempo in cui le molteplici identita` culturali, nazionali e regionali, di confessione cattolica o luterana, si confrontavano e si rafforzavano nella riscoperta delle tradizioni storiche: se ne ricavano prospettive sempre diverse sul presente e sul passato. rinunciando di proposito, cosi`, alle categorie storico-stilistiche tanto care a gran parte della storiografia del xx secolo - "manierismo", "anticlassicismo", "antirinascimento", "autunno del rinascimento", "tardo manierismo", "manierismo internazionale" - l`autore illustra i tanti aspetti della cultura figurativa in relazione alla societa` e alla fruizione contemporanea, ma anche in rapporto alla mutevole percezione della storia. |