"sapeva di avere la stoffa dei fanatici e dei pazzi, e di esser sfuggito al suo destino quasi con la sola forza di volonta`. si teneva ritto su una linea sottilissima, tra la pazzia e il vuoto". una fede ossessiva, fanatica e violenta e una ragione arida e repressa, "spazio nudo e lindo come la cella di un manicomio"; ecco la pazzia e il vuoto entro cui i tre personaggi di questo libro muovono passi estremi, inquieti, disperati. un vecchio eremita dei boschi, folle profeta fondamentalista; suo nipote, un insegnante che si rifugia nel rigido autocontrollo della ragione; il giovane tarwater, al bivio tra l`una e l`altra strada, spinto irresistibilmente verso l`eccesso della fede. nel sangue di questi tre uomini si annida il seme di un`unica ossessione, scorre la paura, si avverte il mistero di un`esistenza che pare impossibile comprendere e accettare. |