perche` dovrebbe importarci di avere credenze vere? e perche` credenze che si sono dimostrate false resistono e si diffondono nonostante le conseguenze negative, anche fatali, che hanno per le persone che le adottano? i filosofi della scienza cailin o`connor e james weatherall sostengono che, piu` che la psicologia individuale, per comprendere la diffusione e la persistenza delle false credenze siano essenziali i fattori sociali. sembrerebbe esserci un motivo ovvio per cui le credenze vere contano: quelle false ci danneggiano. ma se le cose stanno in questo modo, perche` allora per molte persone e` (apparentemente) irrilevante credere o meno nelle cose vere? questo libro, scritto per un`epoca politica contrassegnata da "fake news", "fatti alternativi" e dispute sulla validita` di qualunque questione, dal cambiamento climatico al numero di persone che hanno partecipato a un evento, mostra in maniera convincente che cio` in cui si crede dipende da cio` che si sa. se sono le forze sociali la ragione dietro alla persistenza delle false credenze, per contrastare efficacemente la disinformazione dobbiamo comprendere come esse operano. |