karen blixen era convinta che si potesse rendere tollerabile ogni sofferenza inserendola in una storia, come se le parole fossero un balsamo che lenisce ogni ferita. ma e` davvero cosi`? c`e` solo una persona cui la protagonista del romanzo potrebbe chiederlo, una sola persona di cui si fiderebbe: il suo piu` vero e caro amico. ma non puo` farlo. troppo tempo e` passato da quando si sono conosciuti, lui professore di un corso di scrittura e lei la sua studentessa piu` promettente. quelle lezioni le hanno aperto un mondo fatto di libri. le hanno insegnato che nessuna pagina scritta e` mai sprecata perche`, anche se non funziona, si puo` trarne un insegnamento. le hanno impresso nella mente le parole di rilke: se si riesce a vivere senza scrivere, allora meglio non fare lo scrittore. poche ore nelle aule dell`universita` e i due sono diventati inseparabili. un`amicizia che si e` nutrita di sapere, pensieri e poesia. ed e` a questi ricordi che la protagonista si aggrappa di fronte all`eredita` inaspettata che lui le ha lasciato: un simpatico e ingombrante alano. perche` il professore era d`accordo con kundera - le relazioni tra umani e animali sono idilliache - e forse aveva ragione anche in questo. forse dietro quel regalo si nasconde qualcosa. o forse l`amore merita sempre una possibilita`. perche` piu` il tempo passa, piu` la natura di cio` che la legava all`amico assume forme diverse, sopite, mai confessate. chissa` se e` arrivato il momento di dare vita al romanzo che non ha mai avuto il coraggio di scrivere. |