nel corso degli anni trenta un instancabile mussolini percorre in lungo e in largo l`italia inaugurando centinaia di opere architettoniche. e un attivismo progettuale che assegna un ruolo privilegiato alla citta` di roma, dove non c`e` opera importante di cui il duce non abbia visitato il cantiere o esaminato il progetto ma che dissemina tutto il paese di una miriade di simboli di pietra, icone del patto politico da lui stretto con il suo popolo. nuovi e imponenti palazzi pubblici, accanto ai monumenti antichi e gloriosi, costituiscono lo scenario del piu` ambizioso progetto politico e antropologico mussoliniano: la creazione dell`uomo nuovo fascista, stirpe rinnovata di italiani guerrieri e costruttori. l`architettura diviene cosi` simbolo dell`identita` della nazione, efficace dispositivo capace di suggestionare le masse, inculcare i miti, modellare il carattere delle generazioni. nata per durare, l`architettura mussoliniana si propone di tramandare ai posteri i valori della civilta` fascista allo scopo di ipotecare la costruzione dell`identita` nazionale per le epoche che verranno. |