"di fronte a profughi e persone in movimento, l`europa si trasforma in una mostruosa macchina militare-burocratica per respingerli, per fermare quelli che migrano alla ricerca di uguaglianza. in una pulsione senza precedenti dalla seconda guerra mondiale, l`europa sceglie la violenza come politica e decide di spostare la sua frontiera piu` a sud, in africa, trasformandosi in un dispositivo per bloccare e per deportare chi tenta di arrivare - l`europa si fa muraglia di eserciti e poliziotti, di campi, di leggi e di persecuzioni. il passaggio storico e` dalla xenofobia a un`ideologia strutturata e delirante: il "fascismo della frontiera". il passaggio strategico: la guerra dichiarata ai migranti. il risultato? l`abisso o l`orrore in corso: l`eliminazione di massa dell`altro. orrore, perche` le parole ancora mancano per nominare l`innominabile che e` fatto anche della nostra assenza e anestesia." (flore murard-yovanovitch). postfazione di alessandro dal lago. |