"questo libro leonardo lo scrisse per una necessita`. lui non era un predicatore. faceva qualcosa di meglio: insegnava con il suo modo di comportarsi. senza volerlo - almeno esplicitamente - apparteneva piu` alla categoria dei testimoni che a quella dei propagatori. per questo il libro che scrisse non e` lo scintillante discorso di una teoria ma un pezzo di vita vissuta." cosi`, a dieci anni dalla scomparsa di leonardo mondadori joaquin navarro-valls commenta, nell`introduzione che accompagna la nuova edizione di questo volume, il racconto del suo ritorno alla fede. cio` che colpisce e` l`autenticita` della testimonianza di un uomo che, a un certo punto della propria vita, senti` il bisogno di "recuperare ogni giorno se stesso". e di mettere a nudo il proprio cammino interiore in pagine che - sempre nelle parole di navarro-valls - sono divenute "verita` fatta vita e non una lectio magistralis teoretica, da accademia". eppure la sua conversione sembro` a molti, ieri come oggi, qualcosa di "inopportuno". ancor piu` se si considera che non fu solo la generica riscoperta della religione ma piuttosto l`accettazione piena del cattolicesimo piu` ortodosso. un`educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese, il ruolo di presidente nella grande azienda che porta il nome del nonno arnoldo. ma poi, per leonardo "qualcosa" avvenne. un imprevisto che diede senso nuovo e luce insperata alla sua vita. |