rochus misch e` l`ultimo. l`ultimo sopravvissuto delle guardie del corpo di adolf hitler. l`ultimo soldato ad aver lasciato il bunker del fuhrer il 2 maggio 1945, il giorno in cui l`armata rossa s`impossessa della capitale del terzo reich, ormai in rovina. uno dei pochi testimoni ad aver visto i corpi inerti del dittatore e della sua compagna, eva braun, accartocciati su un canape` nella loro tomba di cemento e acciaio. l`ss di ventisette anni a cui joseph goebbels, ministro della propaganda, si e` rivolto qualche minuto prima di suicidarsi a sua volta. oggi rochus misch accetta di raccontare il suo passato, segnato dalla tragedia tedesca del secolo xx. per la prima volta, accetta di ripercorrere le tappe della sua vita e di rivelare nei dettagli i suoi ricordi, in un`opera che portera` il suo nome. questo racconto e` il risultato del lavoro di diversi mesi. un esercizio delicato, a volte penoso e molto spesso insopportabile per un uomo vecchio, che coltiva solitario e senza posa il giardino della sua memoria, avendo molta cura di mettere da parte i cattivi pensieri. |