roma, 1? novembre 1922. sono passate solo poche ore dalla marcia su roma, e il neo-presidente del consiglio benito mussolini promette l`immediata smobilitazione di tutte le squadre in nome del ripristino piu` rigoroso dell`ordine pubblico. in realta`, la conquista del potere non segna affatto la fine dello squadrismo ne` della violenza. sia che vengano arruolati nelle unita` della nuova milizia volontaria oppure che agiscano sotto le spoglie dei circoli rionali o dei gruppi sportivi, gli squadristi continuano a giocare un ruolo decisivo nella scena politica italiana. e quando il regime, anche per merito delle sue camicie nere, sara` abbastanza forte da imporre una dittatura a viso aperto, squadrismo e violenza non verranno mai meno. attraverso il ricorso a nuove fonti, questo libro propone una visione innovativa del ruolo dalla violenza squadrista negli anni centrali della dittatura mussoliniana. le vicissitudini dei protagonisti dello squadrismo sono indagate a tutto tondo: dalle camicie nere condannate al confino di polizia, al pari dei tanto odiati antifascisti, a coloro che sulla pratica della violenza e sul mito dello squadrismo hanno scommesso tutta la loro vita. |