"l`idea di questo libro, come spesso accade, si e` presentata ai curatori quasi per caso: in occasione di un appuntamento in centro a milano in cui, mentre facevano il punto su possibili future collaborazioni per il trento film festival, sono emersi i ricordi di fatti e aneddoti personali relativi al sessantotto e alla contestazione giovanile. vista la comune passione per l`alpinismo, il collegamento con il cinquantenario del famoso articolo di reinhold messner su "l`assassinio dell`impossibile" e` stato automatico. e, in un divertito gioco al rilancio, dall`idea di una serata al festival dello stesso messner che collegasse il suo `68 a quello di un`intera generazione, si e` arrivati a immaginare di chiedere ai migliori scalatori cosa rimanga dell`impossibile. un progetto immediatamente sposato da reinhold messner e dalla rizzoli. reinhold stesso ha poi deciso di partecipare in prima persona e di far diventare suo il libro aggiungendovi molto di piu` di quel suo articolo di 50 anni fa, rivisto e commentato. ha infatti messo mano ad altri scritti con i quali aveva portato avanti la discussione con l`uiaa per perorare l`apertura verso l`alto della scala delle difficolta`. a cominciare da quello sul settimo grado, poi divenuto la base del famoso - e ormai introvabile - libro, dal quale messner ha ora ripreso e riscritto gran parte dei capitoli che trovate qui e che permettono di ricostruire l`evoluzione del suo pensiero attraverso il suo stesso agire di giovane alpinista innamorato del mondo verticale. sono lavori attualizzati nel tempo, fino a inserire anche la questione dell`ossigeno sugli ottomila nell`ampia problematica dell`etica, o, per meglio dire, di un alpinismo non dei numeri. il problema come si vedra` e` sempre lo stesso: fare chiarezza sul comportamento. rifuggire i trucchi, che non sono solamente quelli offerti dall`evoluzione tecnologica. come suggerisce ironicamente l`episodio finale dell`albero della cuccagna, in cui e` proprio un messner universitario |