s. ha 7 anni, frequenta la scuola elementare in un tranquillo paesino, dove tutti si conoscono. e una bambina serena che vive in una famiglia serena. un giorno sua madre la va a prendere a scuola un po` prima del solito. s. non e` in cortile con gli altri compagni, una voce la chiama, s. spunta dall`androne, vede la mamma, allora raccoglie le sue cose e fa per raggiungerla ma poi torna indietro perche` dice di aver dimenticato qualcosa, si dirige verso uno dei due bidelli e - imprevedibilmente - lo bacia. questo libro racconta un abuso sessuale compiuto all`interno di una scuola, in un ambiente dove i nostri figli dovrebbero essere protetti. chi lo racconta, sotto pseudonimo, e` la madre della bimba che subisce violenza. sotto forma di diario l`autrice narra l`incredulita` e lo strazio che accompagnano la sua sconvolgente scoperta, i passi dolorosi che portano alla decisione di denunciare l`abuso, e poi il sospetto sui genitori di aver in qualche modo "guidato" la ricostruzione dei fatti, la sconfitta di non veder puniti i colpevoli. e soprattutto mostra la complicita` del silenzio dell`intera comunita`, la codardia di chi (conoscenti, insegnanti e amici) continua a non voler ne` sapere ne` vedere. perche` e` opinione comune che i bambini mentono sempre, e se e` sempre presunta l`innocenza dell`indagato, non lo e` la credibilita` della vittima di un reato sessuale. un atto di accusa contro chi volge lo sguardo altrove. |