"non provai altro che terrore. non potevi sapere cosa stava per accadere e questa perenne incertezza mi destabilizzava, gettandomi nel panico. non sapevo cosa fare, era come se l`anima avesse abbandonato il mio corpo. piu` volte, minacciata da un machete, pensai di essere prossima alla morte (...). ci picchiavano, ci costringevano a picchiare e uccidere altri bambini e ad assecondare le lussuriose voglie dei soldati piu` anziani. io fui attribuita `in moglie` a un uomo piu` vecchio di mio padre...". il 9 ottobre 1996 la dura, ma serena vita di grace akallo, voce simbolo dei 30.000 bambini costretti a improvvisarsi soldati in uganda, venne brutalmente cancellata, per essere sostituita da un`esistenza colma di violenze e soprusi. artefici di tali crimini, le truppe ribelli di joseph kony, note come esercito di resistenza del signore, che sconvolsero l`uganda settentrionale per due lunghi decenni. grace akallo, divenuta portavoce e attivista per la pace in uganda, fondo` nel 2008, durante il meeting per la giornata universale dei bambini nei conflitti armati, il network dei giovani colpiti dalla guerra insieme a ishmael beah e kon kelei, che, come lei, avevano vissuto la tragica esperienza dei bambini soldato. nel 2009 fondo` l`organizzazione non governativa united africans for women and children, dedita alla salvaguardia dei diritti di donne e bambini, di cui e` direttore esecutivo. |