autobiografia politica e confessione esistenziale, "ricordati di vivere" ripercorre trent`anni di storia italiana ed europea intrecciando vita pubblica e vita privata, passioni civili e passioni del cuore, alternando la dialettica e l`oratoria dei grandi drammi con l`ironia disincantata e le durezze del referto clinico. dallo spaesamento di un giovane che diventa riformista in pieno `68 all`incontro con bettino craxi - un craxi descritto in azione e nell`istante della decisione, ma anche a tavola e nel tempo libero, mentre fa politica e mentre vive -, dal caso moro all`epopea laica e socialista degli anni ottanta, dal sodalizio con giovanni falcone alle stragi di mafia, a mani pulite e al crollo della repubblica. se il filo rosso della storia e` l`amicizia con craxi e con falcone, in queste me`moires di fine secolo lampeggiano i ritratti di francois mitterrand e willy brandt, di berlinguer e andreotti, di de mita e forlani, di marco pannella, adriano sofri e raul gardini. senza astio e senza sconti - tantomeno a se stesso - claudio martelli racconta in presa diretta il labirinto delle intenzioni, le responsabilita` e le dure corve`es della politica per riannodare il filo spezzato di una storia con i suoi bagliori di gloria e i suoi fallimenti, le sue grandezze e le sue miserie, per gettare una luce nuova su quel passato piu` recente da cui tutti veniamo e sui perche` di una crisi politica che non ci ha piu` lasciato. |