l`emanazione in diversi paesi europei di norme che limitano nuove edificazioni e incentivano la trasformazione dell`esistente ha innescato nel dibattito architettonico del xxi secolo la ricerca di strategie di riciclaggio degli spazi dati. si assiste alla riproposizione di una pratica "progettuale", in realta` antica, definita parassitaria, che vede l`immissione di corpi architettonici nuovi in edifici e strutture urbane preesistenti. l`organismo parassita risulta distinto dall`ospite sia formalmente sia spazialmente, ma legato a questo da uno stato di necessita` (di suolo, di impianti, di significato, etc.). le sperimentazioni e le realizzazioni che adottano la relazione parassitaria si immettono nel disegno urbano come commento al disegno trovato, come critica alla mancanza di aree e servizi pubblici nel susseguirsi di confini che sanciscono la privatizzazione dei suoli, nelle aree di piu` recente espansione, e rappresentano un invito a ripensare alle "capacita`" del progetto e ai rapporti che questo intrattiene con le arti e le scienze. |