la filosofia e` ormai un`attivita` praticata non da pochi saggi, ma da molte migliaia di professionisti in tutto il mondo. come sempre avviene, la professionalizzazione ha portato con se` un`intensa specializzazione. una prima conseguenza e` che una buona parte di cio` che i filosofi scrivono e` comprensibile a pochi. una seconda conseguenza e` che - come avviene nelle scienze naturali e in matematica, ma anche nelle scienze sociali - molti filosofi sembrano occuparsi di problemi minuti e questioni di dettaglio, del tutto interne a programmi di ricerca di cui il pubblico colto ha solo un`idea approssimativa. cio` significa che la filosofia ha rinunciato a provare a rispondere alle grandi domande che, almeno in un`immagine molto diffusa, hanno costituito in passato la sua ragion d`essere? e ha inoltre rinunciato a rivolgersi alla generalita` degli esseri umani, come sembra proprio della sua specifica vocazione? lo specialismo e il tecnicismo non sono forse in contraddizione con la natura stessa della filosofia? in questo libro, un convinto sostenitore del professionismo filosofico prova a difenderne le motivazioni pur senza minimizzarne i rischi, e proponendo anche alcuni parziali rimedi. |