non a caso si diventa vittime innocenti di mafia. perche` non e` mai il caso a premere il grilletto o a programmare un attentato neanche quando casualmente si muore perche` si era li` in quel momento. la mafia che uccide non lo fa mai per caso. e il ricordo di ognuna delle vittime non puo` legarsi all`idea che sia accaduto per un puro caso del destino. la memoria parte da questa chiarezza. e dalla consapevolezza che ricostruire il vissuto di ognuno, raccontarlo, ci e` indispensabile per non cadere noi nel dubbio che casualmente accadono delitti mafiosi. queste pagine nascono dall`esigenza morale di cominciare a costruire ed avere memoria comune delle vittime pugliesi di mafia. non sono poche. alcune uccise nella loro stessa citta`, altre in citta` dove lavoravano a fianco di nomi noti delle lotte alle mafie. ognuna di loro era con lucida consapevolezza dall`altra parte rispetto a coloro che li hanno ammazzati. non sono morti per caso. non devono essere morti invano. e un libro a piu` voci, con nomi e storie di uomini e donne, ragazzi che "non sono morti per una targa, una lapide, un discorso commemorativo, ma per un ideale di giustizia che sta a tutti noi realizzare. queste pagine ci dicono che ricordare non basta: occorre trasformare la memoria in memoria viva, ossia in impegno a costruire una societa` diversa, formata da persone che si oppongono, non solo a parole, ma con le scelte e i comportamenti, alle ingiustizie, alle violenze, alla corruzione". |