filosofo della vita e poeta della scena, giuliano scabia e` dai primi anni `60 animatore di forme estreme di teatro e anche della provocazione di travestirle da favole da raccontare fuori dai luoghi canonici, trasformando d`incanto i suoi ascoltatori in attori. e dieci anni dopo i ruggenti inizi, ha montato quel teatro vagante che col suo carretto nel `75 proponeva un modello di teatro politico e accompagnava il cammino verso la liberta` degli ex pazienti del manicomio di franco basaglia. ma da allora il teatro vagante non ha mai smesso di viaggiare per boschi e paesi, prendendo nuove facce, convocando uditori di anziani o di giovanissimi, affascinando gli studenti, tornando nei teatri dove era nato. |