questo libro pone delle domande apparentemente banali, come sempre appaiono le grandi questioni: viviamo davvero in una democrazia? i politici ci rappresentano davvero? lo stato pensa davvero al bene dei cittadini? la risposta degli autori e` sempre no, il cittadino non possiede, in realta`, nessun potere, per cui l`intero progetto della vita sociale deve essere ripensato da un "laboratorio per la rivoluzione" composto da studiosi che sostituiscano i politici. pubblicato per la prima volta nel 1996, questo dialogo si mostra oggi in tutta la sua preveggenza, anticipando fatti come la nascita del movimento 5 stelle, spronandoci a ripensare questioni cruciali come la cultura, i flussi migratori, la scuola e i mass media attraverso una difficile ma necessaria operazione di "dissolvimento dell`ovvio". |