questo libro e` un evento. una storia che aspettavamo ci venisse raccontata. un tuffo in un mondo che suscita nostalgia anche in chi non l`ha vissuto. a dieci anni dalla scomparsa di giorgio gaber, il suo storico coautore e amico sandro luporini rompe l`ormai leggendario riserbo, e dal suo inviolabile rifugio viareggino apre le porte su uno dei piu` straordinari sodalizi artistici degli ultimi decenni. svelando un tesoro di cui e` il piu` autorevole custode. racconta le discussioni, le idee, i dubbi, le storie, qualche volta le coincidenze che hanno dato origine ai loro capolavori: cosa intendevano veramente in certe canzoni troppo spesso fraintese, da dove e` nata la battuta "quasi quasi mi faccio uno shampoo", o che "...volevamo dire `liberta` e` spazio di incidenza`, ma anche senza essere musicisti si capisce bene che una roba cosi` non si poteva proprio cantare". ma anche i particolari di un uomo fuori dall`ordinario, ironico e curioso di tutto, che lavorava anche quando sembrava fare altro e andava al mare con le clark. il bel pretesto narrativo e` l`incontro tra luporini e un ragazzo giovane, attento e appassionato che non ha avuto la fortuna di conoscere il signor g e la sua epoca. il risultato e` puro gaber: intelligenza, ironia, e una profondita` che appena rischia di diventare pesantezza ha uno scarto, un guizzo, e ritorna meravigliosamente leggera. "g." e` quanto di piu` vero e definitivo si potesse scrivere su giorgio gaber. sandro luporini riesce nel miracolo di restituirci quello stile... |