david loy spoglia il buddhismo dei suoi caratteri piu` esotici legati alle culture orientali e si concentra sui concetti fondamentali: il dukkha, l`insoddisfazione che permea l`esistenza umana nel mondo, e l`assenza di un io individuale, permanente e immutabile nel tempo, indipendente dall`altro. con questa chiave di lettura passa ad analizzare tutti i modi con cui noi occidentali tentiamo di colmare questo vuoto ontologico che mina ogni senso di sicurezza: accumulando denaro, inseguendo l`illusione del sesso e della notorieta`, persino impegnandoci in una guerra dopo l`altra per sentirci, paradossalmente, piu` vivi. ecco allora i tre veleni evidenziati dal buddha: l`avidita`, la malevolenza e l`illusione, o ignoranza della vera natura delle cose. secondo l`autore, e qui il discorso si fa davvero nuovo e particolarmente profondo, nella societa` moderna i tre veleni hanno assunto una posizione istituzionalizzata: l`avidita` nel sistema economico consumistico e fondato su un eterno incremento dei profitti, la malevolenza nelle industrie belliche che hanno saputo escogitare persino la guerra "preventiva" pur di moltiplicare i propri guadagni, e l`illusione nel potere dei media, una sorta di "sistema nervoso di gruppo", che manipolano e distorcono le nostre percezioni. |