mai come oggi i successi della medicina ci consentono di accarezzare l`illusione dell`immortalita`. pero`, anche quando saremo guariti una, cento, mille volte, alla fine moriremo. e una cattiva notizia ma e` cosi`. succedera` a tutti noi, almeno per quel che ci e` dato sapere. perche` allora la morte continua a essere il grande rimosso della nostra cultura? se prima o poi anche l`italia avra` una legge per cui saremo chiamati a esprimere le nostre volonta` in un "testamento biologico", come potremo farlo se non siamo in grado di integrare la fine della vita nel nostro orizzonte, di riconoscerci innanzitutto parte di un`umanita` mortale? come possiamo rivendicare la liberta` di prendere delle decisioni sul nostro fine vita se vogliamo ostinatamente compiere questa scelta a occhi chiusi? giada lonati e` un medico palliativista, il suo lavoro comincia quando la medicina che guarisce e` stata sconfitta, quando si dice che "non c`e` piu` niente da fare", e invece c`e` ancora moltissimo da fare. si occupa di accompagnare persone vive (vivissime) in quell`ultimo tratto in cui tutto cambia significato e prende senso. quel tratto in cui irrompe una consapevolezza nuova nelle nostre vite, un sapere che gettera` una luce piu` nitida sul nostro presente, dara` una dimensione diversa al nostro tempo, ci rendera` piu` intensamente vivi. una sapienza che l`autrice condivide in queste pagine, ricche di pienezza umana e capaci di rimetterci in relazione con noi stessi, con il nostro essere qui e ora. perche` una speranza vera e` realizzabile solo nell`orizzonte del possibile. e riconoscerci mortali e transitori, lungi dall`essere soltanto una scoperta dolorosa, puo` aiutarci a maturare uno sguardo rivoluzionario sul mondo, ad aprire gli occhi sulla bellezza ultima del quotidiano. |