tre parole per riassumere la propria esistenza. e l`invito che un`impiegata della casa di riposo rivolge ai residenti per raccontare la loro vita. a quasi cento anni, mook miran pensava che avrebbe portato i suoi segreti nella tomba, invece quell`estranea le sta offrendo l`occasione per fare finalmente pace col proprio passato. tre parole, pero`, non le bastano, e ne sceglie sette: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante. e madre. perche` altrettante sono le vite che ha vissuto, le identita` che ha dovuto assumere. sotto lo sguardo attonito di quella che chiama affettuosamente , la signora mook parla della fame e delle privazioni che ha sofferto nascendo in una corea occupata dall`esercito giapponese; delle tragedie che ha affrontato durante la seconda guerra mondiale; delle scelte terribili che ha sostenuto per superare le tempeste di anni densi e implacabili; delle persone che ha imbrogliato e di quelle che ha ucciso. non importa quale difficolta` le sia stata messa di fronte, lei ha sempre trovato la forza di sopravvivere, anche a rischio di pagare un prezzo altissimo. a poco a poco, dalle sue storie emerge la figura di una donna enigmatica e camaleontica, capace di adattarsi a ogni situazione, di combattere con efferata ferocia e di amare col trasporto assoluto di chi teme il rimpianto piu` della morte. una donna che non si arrende davanti alle avversita` e che affronta il destino a testa alta e alle sue condizioni. anche quando arriva il momento di sciogliere il mistero della sua ottava e ultima vita... grazie alla sua prosa al tempo stesso lirica e spietata, mirinae lee tratteggia una protagonista unica e dal fascino irresistibile, un enigma che il lettore e` chiamato a risolvere ricomponendo i tasselli di una storia luminosa e travolgente, che arriva dritta al cuore. |