"mutano solo il cielo, non l`animo, coloro che vanno per mare": il famoso aforisma oraziano potrebbe forse servire da epigrafe a questo libro, in cui bjorn larsson torna a parlarci del suo luogo dell`anima attraverso alcuni tra i grandi classici della letteratura di mare. da conrad a maupassant, da omero a cristoforo colombo, dal nobel harry martinson al velista solitario joshua slocum, da biamonti a childers, ad alvaro mutis, ripercorre romanzi e racconti, non tutti noti quanto meritano, intrecciando le biografie degli autori e quelle dei personaggi, interrogandosi sulle loro qualita` marinaresche e letterarie, ma soprattutto umane, con la competenza e l`empatia di chi spartisce con loro la duplice passione di navigare e raccontare. perche` continuiamo a considerare il mare come il "simbolo quasi parodistico della liberta`", del sogno di una vita piu` autentica? e il mare vero o il suo mito che custodiamo gelosamente nel nostro immaginario? siamo sicuri che sia una fonte privilegiata di ispirazione letteraria, che basti aver fatto il giro del mondo a vela per diventare scrittori? di quale mare parla, in realta`, la letteratura marinara? di quello duro dei pescatori e dei marinai, del campo di gara dei regatanti, delle acque domestiche di chi vi trascorre il tempo libero per puro piacere? un libro "eclettico e impressionista" che ci invita a navigare senza rotte prestabilite, con il solo scopo di farci "perdere tra qualche buon libro ai margini della letteratura canonica". |