in piedi davanti alla finestra, con la berlino notturna dall`altra parte del vetro, il commissario capo faris iskander ingaggia la sua lotta quotidiana contro i demoni che lo tormentano. rivede con gli occhi della mente la vampata dell`esplosione, nella testa l`eco dei gemiti, le urla, il pianto singhiozzante di quel bambino... e li`, immobile nella sua stanza, nel buio appena rischiarato dall`alba, quando il suono del cellulare spacca il silenzio: che la morte sia con te, lo saluta una voce sconosciuta. e la trappola scatta. berlino e` una citta` in fermento che va riempiendosi di fedeli per accogliere il santo padre; ed e` in quel magma che il potenziale assassino ha sparpagliato le sue bombe. le ha programmate affinche` esplodano simultaneamente, nell`attimo esatto in cui un uomo, tenuto nascosto chissa` dove, esalera` l`ultimo respiro. in questa folle macchinazione, un posto di primo piano e` stato riservato al commissario capo iskander dell`unita` specializzata in crimini di matrice religiosa - tedesco, musulmano e testa calda poco incline a mandar giu` provocazioni. il modus operandi dell`assassino e` implacabile: a ogni mossa della partita corrisponde una telefonata fatta a iskander per fornirgli istruzioni precise su quel che deve o non deve fare. vogliono evitare la carneficina? hanno 40 ore di tempo per stanarlo e bloccarlo, non un minuto di piu`. |