il dottor aribert heim presto` servizio nell`ambulatorio del campo di concentramento di mauthausen soltanto per pochi mesi nel 1941, ma riusci` comunque a conquistarsi la fama di "volonteroso carnefice", tanto da meritare l`appellativo di "dottor morte". molti superstiti del lager hanno testimoniato che praticava l`eutanasia iniettando benzina nel cuore dei pazienti, operava persone assolutamente sane e, a detta di alcuni, amava tenere sulla scrivania il cranio di prigionieri con una bella dentatura. eppure, nel caos dell`immediato dopoguerra, heim riusci` a passare fra le maglie della denazificazione e a costruirsi l`immagine di stimato ginecologo e buon padre di famiglia nella citta` termale di baden-baden, dove conduceva un`esistenza agiata e tranquilla. la sua storia sarebbe potuta finire qui, se non fosse stato per un piccolo gruppo di tedeschi incapaci di rassegnarsi all`idea che i criminali di guerra non pagassero per le loro colpe. uno di questi fu alfred aedtner, un giovane poliziotto che, entrato quasi per caso nell`ufficio per l`accertamento dei crimini nazisti, avrebbe fatto della caccia a heim la propria ragione di vita. quando nel 1962 il medico, informato che le autorita` stavano per arrestarlo, si dileguo` all`improvviso, la sua cattura divenne per aedtner una vera e propria ossessione, che lo spinse a condurre le proprie indagini in tutta europa e persino in sudamerica, anche in collaborazione con simon wiesenthal, il leggendario cacciatore di nazisti... |