venerdi` sera. ylva sta tornando a casa dopo un drink con i colleghi, l`ipod nelle orecchie e la musica ad alto volume. a un tratto un`auto la affianca, cogliendola di sorpresa. conosce la donna al volante e l`uomo sul sedile posteriore, anche se non li vede da anni, da quando da stoccolma si e` trasferita nella cittadina in cui ora vive con mike, suo marito, e la figlia sanna. quando i due le offrono un passaggio, ha un attimo di esitazione ma non se la sente di rifiutare. ringrazia e sale. poi il buio. quando riprende i sensi, ylva si ritrova imprigionata in una cantina, legata a un letto, gli occhi puntati su un televisore fissato al soffitto. allora capisce: quello che vede sullo schermo e` il giardino di casa sua e lei si trova a pochi metri da li`. a breve mike iniziera` ad allarmarsi per la sua assenza e sanna a chiedere perche` la mamma non torna. un gioco sadico che i suoi aguzzini le infliggono tra sevizie di ogni tipo. una violenza cieca, in apparenza. se non fosse per quell`episodio del passato che ylva ha cercato in ogni modo di dimenticare, ma che qualcuno, evidentemente, ha ancora ben impresso nella memoria. |