le foreste pensano? e perche`, nella foresta di avila, i cani sognano? in questo libro, eduardo kohn sfida i fondamenti stessi dell`antropologia, mettendo in discussione i presupposti di base su cosa significa essere umani, e per questo distinti da tutte le altre forme di vita. dopo quattro anni di lavoro sul campo tra i runa dell`alta amazzonia, in ecuador, il ricercatore attinge alla ricca etnografia e biologia dell`immensa e minacciata foresta "pensante" per esplorare come i popoli amazzonici interagiscono con le numerose creature che abitano uno degli ecosistemi piu` complessi al mondo. se focalizziamo l`osservazione antropologica sulle modalita` in cui gli umani entrano in relazione con gli altri esseri viventi, il tradizionale punto di vista occidentale dell`analisi, che ha l`effetto di separarci dal resto del mondo, collassa. tuttavia, la novita` maggiore del saggio sta nell`evidenziare che questo collasso puo` rappresentare un`opportunita`: approfondendo come le nostre vite e quelle degli altri viventi siano inestricabilmente interconnesse nella grande rete della foresta, davanti a noi si dischiudono nuovi strumenti concettuali e nuove visioni ispirate alla catena delle interrelazioni e al linguaggio con cui il resto del mondo parla e ci parla. in questo lavoro rivoluzionario, kohn conduce dunque l`antropologia verso una direzione inedita ed entusiasmante, offrendo un modo piu` ampio e aperto di pensare a un pianeta radicalmente condiviso. prefazione di emanuela coccia. |