shanghai, anni trenta. il cathay hotel, sul famoso lungomare della citta`, era uno dei piu` glamour al mondo. costruito da victor sassoon - intraprendente playboy miliardario - ospitava celebrita` del calibro di charlie chaplin e wallis simpson, mentre migliaia di turisti partiti da trieste, amburgo, londra, seattle, vancouver sbarcavano dai nuovi, scintillanti transatlantici alla scoperta di una citta` che vantava grattacieli e uno skyline paragonabili a quelli di chicago. il merito di tanta modernita` era soprattutto di due famiglie ebree, che prosperavano in cina dal primo ottocento, rivali in ricchezza e potere: i kadoorie e, appunto, i sassoon. entrambe originarie di baghdad, sono rimaste al vertice degli affari del paese per oltre un secolo, iniziando a fare profitti con le guerre dell`oppio, sopravvivendo all`occupazione giapponese, corteggiando chiang kai-shek, resistendo fino all`ultimo per salvare i loro imperi dalla rivoluzione comunista. al culmine della seconda guerra mondiale si unirono per salvare diciottomila rifugiati ebrei in fuga dal nazismo. gli sfarzosi edifici che hanno costruito e le floride attivita` che hanno avviato continuano a definire shanghai e hong kong fino ai nostri giorni. jonathan kaufman ricostruisce una storia troppo a lungo ignorata, ambizioni, rivalita`, intrighi politici e tenacia di questi protagonisti del boom economico che ha aperto la cina al mondo. |