"`il supermaschio`, puo` essere letto in molti modi, tutti assolutamente legittimi. come sempre in jarry, anche in questo racconto fantastico c`e` tutto (o quasi) e il contrario di tutto. c`e` l`amore non corrisposto dell`uomo per le macchine, e c`e` la macchina per ispirare l`amore. ci sono le fantasie dell`adolescenza, riassunte nella frase con cui inizia il racconto: `l`amore e` un atto senza importanza, perche` lo si puo` fare all`infinito`. c`e` la donna, vista dapprima come preda e accettata poi come rivale e come benevola padrona. ci sono i limiti del progresso e quelli dell`uomo. c`e` la passione di jarry per gli sport. ci sono, lontani e sfocati sullo sfondo, il superuomo di nietzsche (`cosi` parlo` zarathustra` e` una delle opere-chiave di quegli anni) e superman l`eroe dei fumetti (che ancora non e` stato inventato ma che ha in andre` marcueil un suo precursore). e c`e` perfino, in filigrana, una storia d`amore: perche` no? una banalissima e comunissima storta d`amore. chi, almeno una volta nella vita, non si e` sentito supermaschio (o superfemmina)?" (dalla prefazione di sebastiano vassalli) |