la programmazione urbanistica e` davvero la soluzione per i problemi delie grandi metropoli? o non e` piuttosto una prospettiva intellettualistica, viziata di utopismo, dimentica della natura concreta e del modo di interagire delle citta` reali? e la domanda chiave che jane jacobs si pone in questo libro, ormai un classico della sociologia urbana, che da sempre alimenta un dibattito tra difensori e oppositori della programmazione urbanistica. di fronte alla pianificazione urbanistica, la jacobs propone di verificare come le citta` funzionino nella vita reale. la prima parte del libro riguarda il comportamento sociale degli abitanti della citta`, la seconda studia il suo funzionamento economico; la terza prende in esame alcuni esempi di rigenerazione urbana, mentre la quarta propone i mutamenti da apportare alle tecniche degli alloggi e del traffico, alle impostazioni urbanistiche e architettoniche. in questo modo, i tradizionali principi urbanistici vengono rovesciati: all`ortodossia della disciplina la jacobs preferisce i dati eterodossi di una misura umana, perche` l`organismo reale della citta` deve valere piu` delle regole astratte. i pianificatori, invece, condizionati dai loro codici operativi e da una vera e propria ideologia avulsa dai fatti, finiscono per separare la progettazione dalle esigenze della comunita`: si creano cosi degli squilibri che, aggravandosi, rischiano portare le metropoli alla morte. |