il "liber vitae meritorum" e`, con lo "scivias" e il "liber divinorum operum", uno dei tre testi principali di teologia mistica di ildegarda di bingen. piu` che un`etica cristiana medievale, e` una narrazione visionaria di forte intensita` morale, ancora oggi di estrema attualita`. affrontando il tema del rapporto tra macrocosmo e microcosmo, il testo giunge a definire con profondita` la relazione che esiste tra l`uomo e un dio che ha voluto farsi uomo egli stesso. dal conflitto tra vizi e virtu` (i cosiddetti "meriti di vita") scaturisce l`osservazione della meravigliosa armonia tra progetto divino e libera volonta` umana. ildegarda, - che da` di se` la definizione di "creatura semplice" - riferisce la propria personale esperienza mistica che si traduce in una grandiosa visione cosmica al centro della quale sta, appunto, l`uomo. innanzi a lui si svolge il confronto tra vizi e virtu`, tra i quali e` necessaria ogni giorno una scelta: se questa sara` eticamente errata e sara` improntata al vizio, nell`aldila` purgatoriale l`anima incorrera` in una serie di punizioni. l`autrice si sofferma anche su questo aspetto, sottolineando come l`uomo debba in vita cercare di allontanarsi dal vizio ed emendarsi dei propri peccati, per accedere cosi`, dopo la morte, alla vita "tutta di gioia" con la descrizione della quale il testo si conclude. prefazione di claudio bonvecchio. |