i ragazzi della generazione z e l`attuale legislazione volta a facilitarne l`ingresso nel mondo del lavoro sembrano siano fatti apposta per non incontrarsi. tanto i primi sono flessibili e pronti alla sperimentazione, tanto la seconda e` rigida e volta a replicare i meccanismi del passato. tanto i primi sono attenti a privilegiare la significativita` dell`esperienza lavorativa e la conciliazione tra vita privata e vita professionale, tanto la seconda tende ad appiattire tutto nel segno del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ponendo poca attenzione alla formazione come elemento di continuita` e di abilitazione ad un mondo in continuo cambiamento tecnologico. i primi sono immersi nella gig economy, fatta di esperienze brevi e rapsodiche, la seconda prevede solo lo sviluppo industriale pianificato delle medie e grandi imprese. a 50 anni esatti dallo statuto dei lavoratori possiamo pensare ad un suo radicale rinnovamento? ci provano con questo libro i due autori - da una parte l`uomo di azienda, dall`altra l`avvocato - prendendo in esame le caratteristiche della nuova generazione di giovanissimi e focalizzandosi poi sulla presentazione e la critica delle principali leggi rivolte all`accesso degli inoccupati al mercato del lavoro. |