creare un`immagine, sostiene hockney, e` l`unico modo che abbiamo a disposizione per dar conto di cio` vediamo. ma tutti coloro che producono immagini si confrontano con lo stesso problema: come comprimere persone, cose e luoghi tridimensionali su una superficie piatta? i risultati vengono spesso catalogati come pitture, fotografie o film, per poi essere ordinati secondo epoche e stili. ma di fatto, che siano prodotti con un pennello, un apparecchio fotografico o un programma digitale, che siano sulle pareti di una caverna o sullo schermo di un computer, sono innanzitutto delle immagini. e a noi, per capire in che modo vediamo il mondo - e quindi per capire anche noi stessi - serve una storia delle immagini. insomma, questo libro. dopo una vita dedicata a dipingere, a disegnare o a produrre immagini con apparecchi fotografici, hockney, in collaborazione con il critico martin gayford, possiede tutti gli strumenti necessari per esplorare come e perche` nel corso dei millenni siano state prodotte delle immagini. cos`e` che rende interessante dei segni su una superficie piatta? come viene reso il movimento in un`immagine immobile o, viceversa, cosa lega i film e la televisione agli antichi maestri della pittura? come condensare il tempo e lo spazio in un`immagine statica, su una tela o su uno schermo? quello che un`immagine ci mostra e` una verita` o una menzogna? le fotografie rappresentano il mondo per come ne facciamo esperienza? mettendo a confronto una grande varieta` di immagini - un fotogramma di un cartone animato di disney con una stampa di hiroshige, una scena di un film di ejzenstejn con un dipinto di velazquez - gli autori superano le convenzionali frontiere tra cultura alta e bassa, operando inaspettati collegamenti tra epoche, luoghi e tecniche espressive diversissime. perche` per hockney, film, fotografia, pittura e disegno sono sempre profondamente connessi gli uni con gli altri. acuto e provocatorio, questo libro contribuisce in modo autorevole a render |