questo studio e` dedicato a vincent van gogh e a cio` che gli e` stato tolto: la grandezza del genio unita alla semplicita` del pittore "contadino", "lavoratore" dell`arte, grande sperimentatore, lettore accanito e multilingue. la scommessa di questo libro e` quella di raccontare il genio che fu, attraverso i numerosi specchi della sua breve esistenza, tra melanconia "attiva" e melanconia della "disperazione". entrano in scena disegni, dipinti e oggetti, alcuni dei suoi libri piu` amati. emergono lettere in passato censurate, o frammenti di lettere ritrovate, ad oggi mai pubblicate in italia. alla luce degli ultimi studi scientifici il quadro e` sorprendente: una galleria di autoritratti e di firme che rivela una ricerca pittorica e introspettiva consapevole e determinata. una continua sfida con se stesso, con la pittura e con lo spettatore, in un confronto - firmato sempre e solo vincent - che van gogh porta avanti senza sosta e senza compromessi, spalancando le porte al novecento. l`altro lato della medaglia - l`aspetto dell`identita` che autoritratto e firma chiamano inevitabilmente in causa mostra quanto la pratica dell`arte sia stata, ad un certo punto della sua vita, quello che egli stesso defini` il suo miglior "parafulmine". vita parola e opera si intrecciano in un sol filo per ritrovare la potenza e il fascino dell`opera di vincent con un occhio e un animo piu` liberi da miti e fantasmi. prefazione di massimo recalcati. |