bianca guidetti serra e` protagonista - e testimone insieme - della storia d`italia novecentesca nei suoi momenti cruciali: dalla resistenza (condivisa con gli amici primo levi, ada gobetti, le migliaia di donne dei "gruppi di difesa" istituiti insieme ad ada a torino), alla militanza nel partito comunista e poi alla fuoriuscita nel 1956 in seguito ai fatti d`ungheria. fino alla scelta di perseguire l`impegno sociale attraverso la professione di avvocato penalista, prerogativa all`epoca di poche donne. sono gli anni delle battaglie giudiziarie in difesa dei diritti dei lavoratori, delle donne e anche della tutela dell`infanzia. ricalcando le tappe che hanno segnato il secolo, con i nuovi movimenti nati dal `68 sino agli anni di piombo, l`autrice rievoca episodi clamorosi in cui ha svolto un ruolo di primo piano: dalla vicenda della banda cavaliere al grande processo di torino alle brigate rosse. e uno sguardo inedito su quegli eventi vissuti in prima persona: la revoca del collegio dei difensori da parte dei capi storici delle br e l`emergenza processuale, l`omicidio del presidente dell`ordine, fulvio croce (incontrato poche ore prima), la rivendicazione "in diretta" dell`omicidio di moro nei proclami dei brigatisti. pagine di storia. come lo sono del resto anche le cronache dal vivo dei processi contro le "fabbriche della morte" a difesa dell`ambiente e della salute: dall`ipca di cirie` all`eternit di casale monferrato. |