l`autrice utilizza l`immagine del "ponte" per riferirsi alla comunicazione tra due entita` separate e distinte, che possono essere persone, idee o processi psichici. la frequenza con cui questa immagine compare negli scritti di analisti e psicoterapeuti la induce ad attribuire al "ponte" una forte valenza archetipica. di qui il suo interesse storico e antropologico per i rituali riferiti a ponti. il libro presenta un`efficace combinazione di riflessione teorica e di applicazione clinica. la lunga esperienza dell`autrice le consente di trattare in modo non settario i concetti di transfert, controtransfert, identificazione proiettiva, narcisismo, masochismo e argomenti come la pedofilia. |