il tratto di mare da fiumicino all`isola di ponza, il caldo di fine giugno, le acque affollate di un weekend lungo, cinque barche e altrettanti equipaggi, tutti rigorosamente italiani: lo skipper a noleggio, disincantato e disadattato, che porta in giro le coppie di milanesi; il cafone arricchito che organizza festini e orge su una barca esagerata; il patito della navigazione che comanda la sua barchetta come fosse una portaerei e si crede un ammiraglio... roberto goracci torna con un romanzo grottesco, ma anche un po` malinconico, per raccontare le varie forme dello sfascio sociale e del disagio individuale che ci colpisce un po` tutti. gli italiani in barca diventano lo specchio, ancora piu` nitido, degli italiani "sulla terra"; e la scrittura di goracci, graffiante, divertente, anarchica (come quella di un bukowski redivivo) ne fotografa le nevrosi, gli slanci, le meschinita`, l`involontaria comicita`. |