scrittore, editore, illustratore, grafico... sintetizzare la figura di leo longanesi in un`unica definizione risulta impossibile. sicuramente fu una delle piu` geniali e irriverenti figure del panorama culturale italiano del novecento, un intellettuale difficilmente incasellabile in una categoria precisa. pungente umorista, conio` frasi e aforismi destinati a rimanere nell`immaginario collettivo. inventore del rotocalco, scopritore di alcuni dei piu` importanti narratori italiani (tra cui buzzati e flaiano), pubblico` per la prima volta in italia autori stranieri alla stregua di hemingway e nel dopoguerra riusci` a coniugare il principio di editoria di progetto con le richieste del mercato. negli ultimi anni sembra essere calata sulla sua figura una coltre di silenzio, ad eccezione di sporadiche iniziative: tipico destino riservato ai personaggi scomodi. perche` longanesi fu severo fustigatore dei vizi italiani e per tutta la vita non scese a compromessi rifiutando la via piu` semplice. fu frondista durante il fascismo assumendo posizioni di critica - tanto che la sua rivista omnibus fu chiusa - e alla caduta del regime, quando sarebbe stato piu` comodo rinnegare il proprio passato come fecero tanti intellettuali, assunse posizioni nostalgiche. in realta` la sua era una nostalgia piu` per la giovinezza passata che per il regime, ma nel suo sentire fascismo e gioventu` coincidevano come un periodo felice, ricco di avventure. |