ai socialisti-libertari italiani dell`epoca della prima internazionale spetta senz`altro il merito di aver saputo, dopo le cocenti delusioni patite con l`epilogo sabaudo delle precedenti battaglie risorgimentali, riprendere il cammino della lotta guardando al socialismo. quegli esponenti non seppero tuttavia spogliarsi completamente del loro passato. educati ad un senso eroico della vita, non seppero trasformare l`assalto in assedio. succubi di una tradizione culturale e psicologica che premiava l`azione sulla riflessione, la declamazione al ragionamento, la posa al lavoro minuto ed anonimo, finirono con il consegnare il nascente movimento operaio italiano ad un altro decennio di egemonia ideologica democratico-borghese, nella sua variante socialista-utopista. il tempo dell`ingresso nella penisola del socialismo scientifico era destinato ad allungarsi ancora indefinitamente. di quell`esperienza e di quegli uomini, di quelle speranze e di quelle delusioni, di quei sacrifici e di quegli errori tratta questo secondo volume delle "biografie individuali e collettive del movimento operaio italiano borghese e proletario". |