se in ogni tempo e luogo l`afflato religioso ha trovato espressione privilegiata nel ritmo e nel suono, la musica che ha accompagnato le sorti della civilta` cristiana presenta una ricchezza di forme unica. nel corso di due millenni l`eredita` ebraica, i documenti conciliari, l`opera dei padri della chiesa, l`intervento dei pontefici hanno plasmato un corpus di generi musicali di grande raffinatezza, che nel canto gregoriano ha il suo esempio piu` celebre e nell`organo lo strumento elettivo. a partire dall`eta` moderna, a questo canone che annovera inni, salmi, oratori si sono aggiunte opere di grandi compositori ispirate alla storia religiosa o ai generi destinati al culto - come la "messa" - con le quali la musica sacra non e` piu` associata in modo esclusivo ai luoghi consacrati e diventa parte della "grande musica". in nome di una maggiore accessibilita` delle pratiche rituali, la riforma liturgica sancita dal concilio vaticano il ha sostituito il latino con le lingue nazionali, consegnando alla storia questo prezioso patrimonio estetico e spirituale, che oggi vive per lo piu` nella forma del concerto. e questo, probabilmente, il motivo dell`oblio dei musicologi italiani, che con questa breve storia luigi garbini interrompe dopo decenni. |