j. h. fussli comincio` a scrivere aforismi sulle arti figurative intorno al 1788, e continuo` a rielaborarli fino a pochi anni prima della morte, quando affido` il compito di revisionarli al suo allievo e biografo j. kowles, che li fece pubblicare nella forma in cui sono giunti fino a noi. da questi testi, brevi ma pieni di fascino, emerge un`immagine piuttosto diversa da quella dell`artista romantico e maledetto di cui e` emblema l`autore del celebre "l`incubo". essi rivelano una tormentosa lacerazione interiore tra l`armonia classica del passato e l`inclinazione istintiva verso l`introspezione visionaria, quella che e` stata definita la sua "coscienza dell`inconscio". |