il modello su cui si fonda l`attuale assetto della societa` sta mostrando cedimenti su diversi versanti, dalla coesione della famiglia nucleare alla crisi del mondo del lavoro cui eravamo abituati. si lavora in modo diverso e si aspira a una vita diversa. la cultura che orientava i rapporti sociali, politici, economici e personali sembra non riuscire piu` a dare schemi di interpretazione e di riferimento per quanto accade. il potere di indirizzamento dei corpi intermedi dello stato (partiti, sindacati, chiese) si e` appannato e lascia uno spazio vacante. tutto indica che ci troviamo in un momento di transizione in cui i vecchi modelli hanno perso efficacia. ma e` quando i vecchi modelli vanno in pezzi che se ne costruiscono di nuovi, e` quando i riferimenti si dimostrano inadeguati a far fronte alle situazioni del momento che se ne individuano altri. proprio la percezione della profondita` e della gravita` delle crisi permette di attendere un nuovo inizio. occorre pero` individuare il soggetto adatto a guidare il processo di cambiamento e a orientare il pensiero e i comportamenti diventando quel punto di riferimento che i tradizionali attori sociali non sono piu` in grado di essere. questo soggetto potrebbe essere individuato nell`impresa: non a caso il lavoro e` sempre stato uno degli elementi strutturanti delle societa`. cercare nell`impresa un punto di riferimento per la societa` non e` una cosa inedita: si tratta di una strategia che piu` volte nel passato si e` dimostrata vincente. |