acinquant`anni dal sessantotto, cristiano de andre` ha riscritto la musica di "storia di un impiegato", tramutando lo storico album di fabrizio in un`opera rock. un modo per riproporre, con un vestito nuovo, l`attualita` del messaggio poetico e sociale di quel disco. nel libro di alfredo franchini e ottavia pojaghi bettoni, cristiano spiega che cosa lo ha spinto a rivestire di nuovi suoni le canzoni che sono presentate nei concerti con proiezioni e ambientazioni di palco in modo da riportarci nel clima degli anni settanta quando, alla sera, i giovani andavano a dormire sapendo che si sarebbero svegliati nel futuro e avrebbero partecipato al cambiamento del mondo. ma lo scopo e` anche quello di trovare nelle parole di quelle nove canzoni dell`album i punti di contatto con la realta` attuale. le musiche originali furono scritte da fabrizio de andre` con l`ausilio di un giovane nicola piovani, "scoperto" solo un anno prima da de andre` che lo aveva chiamato per gli arrangiamenti e la direzione dell`orchestra di "non al denaro, non all`amore ne` al cielo". e se in quel caso erano stati scelti dei suoni country o classici, in "storia di un impiegato" si sente l`influenza della musica "progressive", caratteristica degli anni settanta. da qui l`esigenza da parte di cristiano, musicista tra i migliori polistrumentisti d`europa, di dare a quelle canzoni un abito nuovo. ed e` un suono elettronico che e` stato calibrato sui momenti psicologici del protagonista della storia. |