il saggio di giuseppe fornari su caravaggio vuole sfatare i luoghi comuni e le stratificazioni mitografiche che si sono accumulate sull`artista e sul personaggio, fraintendendo o banalizzando gli intenti conoscitivi e spirituali che ne hanno guidato la produzione. caravaggio non e` un pittore "facile", come non e` stato un uomo "facile". per questo il cliche` di "realismo", comunemente adottato per descrivere il tratto caratterizzante la sua opera, ne confonde la vera portata sotto un`etichetta generica ed equivoca: l`artista ha perseguito si` la "realta`", ma quella drammatica e metafisica della ricerca di dio da parte dell`uomo, ricerca il cui coronamento si attua nel momento in cui l`azione umana si fa dramma, scelta irrevocabile, apertura all`inconcepibile. questa e` la "verita`" di caravaggio e tutto in lui si subordina al suo conseguimento nella rappresentazione. le sventure che affliggono la vita di michelangelo merisi, e che lui attivamente si procura, approfondiscono e rendono ancor piu` lancinante questa verita` che si manifesta come verita`, alimentando un crescendo febbrile di capolavori che ha pochi paragoni nell`arte occidentale. |