biografia filosofica e spietata resa dei conti esistenziale, questo libro racconta una rivolta assoluta: contro la morale, contro la logica della scienza e delle religioni, contro l`ordine cosmico e contro la morte. arthur rimbaud - il veggente e il poeta maledetto, il vagabondo e il mercante d`armi, l`anarchico e il convertito - e` il campo di battaglia di forze inconciliabili, diviso tra il rifiuto della vita e la tentazione di annullarsi in essa. e la canaglia che paga con l`abiezione il proprio lucido e insaziabile desiderio. il pensiero di benjamin fondane, poeta e allievo di sestov, e` tutt`uno con la densita` e l`urgenza espressiva della sua scrittura. in accesa polemica con le interpretazioni surrealiste e cattoliche, lo scrittore accosta l`esperienza di rimbaud a quella di nietzsche, di kierkegaard e, piu` ancora, di dostoevskij e pascal. questo ritratto, umano e metafisico insieme, non e` piu` arbitrario di quello tracciato da altri esegeti e biografi, ma ci consegna un rimbaud assolutamente contemporaneo, non addomesticabile e irriducibile a ogni sistema. |